Le sigarette elettroniche (E-cig Electronic Cigarette) devono essere marcate CE ??

La sigaretta elettronica chiamata anche E-cig (Electronic cigarette), come prodotto elettrico/elettronico ricade all’interno dell'iter della marcatura CE e quindi è soggetta agli obblighi alcune direttive coinvolte:



2014/35/EU - Direttiva Bassa Tensione



2014/30/EU - Direttiva Compatibilità Elettromagnetica



2011/65/UE e 2015/863/EU- Direttiva ROHS



Direttiva 2001/95/CE sicurezza generale dei prodotti



La Direttiva di Bassa Tensione è applicabile solo se il prodotto è dotato di un alimentatore esterno (da collegare direttamente all’alimentazione a 230V) utilizzato per la ricarica della sigaretta. Questa direttiva armonizza una serie di norme, che soddisfano i propri requisiti essenziali, in funzione della tipologia di prodotto e dell’applicazione finale. Nel caso di alimentatori di dispositivi elettronici generici, tali alimentatori possono essere verificati sia in conformità alla norma EN 60950 sia alla EN 61558. Il consiglio è quello di reperire sul mercato ed utilizzare un alimentatore già certificato da un istituto di certificazione Europeo (TUV, VDE, NEMKO, DEKRA ….e tanti altri che operano localmente anche sui mercati asiatici). Il costo per l’eventuale attività di certificazione sul singolo alimentatore è ingente in relazione al valore del prodotto finito.



La Direttiva EMC si applica a tutti i prodotti elettrici/elettronici a prescindere dalla tensione di alimentazione e dalla sorgente. Per questo motivo la sigaretta elettronica (anche senza alimentatore) ricade all’interno della direttiva e deve essere quindi verificata in accordo alle norme armonizzate. Per la sigaretta elettronica le norme armonizzate sono le EN 61000-6-1 (emissione) e EN 61000-6-3 (immunità) o in alternativa la EN 55032 e EN 55024.



La Direttiva ROHS riguarda la restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. Le sostanze limitate sono il Piombo, Cadmio, Mercurio, Cromo esavalente e i polibromurati (PBB e PBDE) che possono essere presenti in concentrazioni inferiori allo 0,1 % (0,01% per il Cadmio). Dal Luglio 2019 anche la presenza di ftalati deve essere verificata.Ogni singolo materiale omogeneo che compone la sigaretta e tutti gli accessori deve essere analizzati al fine di verificare l’assenza di tali sostanze o la presenza in quantità inferiori al limite previsto. Per materiale omogeneo si intende un materiale che non può essere scomposto in sottoinsiemi sia elettrico che meccanico. Le direttive coinvolte definiscono in modo preciso gli obblighi dei vari operatori economici (fabbricante, importatore, distributore) e impongono la marcatura CE del prodotto e l’emissione della dichiarazione di conformità. In sostanza un prodotto che riporta la marcatura CE dovrà essere conforme a tutte le direttive che la richiamano (LVD, EMC, ROHS)



In caso di controllo da parte delle autorità competenti (GdF, Camera di Commercio, Nas, etc..) la semplice dichiarazione di conformità però non è più sufficiente. Infatti il costruttore (o importatore di prodotti extra-CEE) ha l’obbligo di costituire un fascicolo tecnico (per ogni prodotto o serie di prodotti) che deve contenere, oltre ad una serie di informazioni tecniche relative al prodotto, anche tutte le prove eseguite. Questo significa che è necessario ottenere, dai propri fornitori, i rapporti di prova relativamente alle analisi effettuate oppure eseguire direttamente queste verifiche. Il fascicolo tecnico costituito deve essere esibito alle autorità competenti in caso di verifica.



Le direttive coinvolte impongono inoltre di marcare sul prodotto (o sull’imballo nel caso di dimensioni limitate del prodotto) anche l’indirizzo del fabbricante per una corretta rintracciabilità.



Se il fabbricante originario ha sede al di fuori dell'UE e l'importatore immette il prodotto sul mercato con il proprio nome o marchio, l'importatore è considerato alla stregua del fabbricante. In questo caso l'unico indirizzo che figurerà sul prodotto (o sull'imballaggio) sarà quello dell'importatore assimilato al fabbricante.



Assumendosi il ruolo di fabbricante, l'importatore dovrà quindi redigere il fascicolo tecnico completo e la dichiarazione di conformità.



Altro fattore importante da tenere in considerazione, è il rischio di rilascio di sostanze pericolose all’interno della sigaretta che possono essere inalate durante l’utilizzo, oltre all’atossicità della parte che entra in contatto con la bocca.



(inserita / modificata il 2019-11-08)
La presente FAQ è da ritenersi valida al momento della pubblicazione, in riferimento solo alla normativa vigente in tale data.



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